L'ENIGMA DELLE MACCHIE SOLARI
Questo articolo di Giuseppe Cosco, visto l'altissimo interesse suscitato dall'argomento trattato, è stato pubblicato da due diffusissime riviste: "Nexus. New Times Magazine" (Ed. Italiana), n. 5, Maggio-Giugno 1996 e "Oltre la conoscenza", n. 19, Dicembre 1997.
SECONDO ALCUNI STUDIOSI IL NOSTRO ASTRO E RESPONSABILE DI INFARTI, SUICIDI, EPIDEMIE E TERREMOTI
Il Sole non è solo apportatore di luce e calore, essenziali per la vita sulla Terra, ma interferisce pericolosamente con tutti i processi vitali del nostro pianeta. Studi molto seri attribuiscono allattività solare effetti negativi sulla psiche umana; inoltre provocherebbe epidemie e perfino sconvolgimenti sociali.
Prima di tutto qualche dato essenziale per conoscere alcuni aspetti importanti del nostro sole. Dalla sua superficie, chiamata fotosfera, si diffondono sulla Terra luce, calore, onde di uguale frequenza di quelle radio e radiazioni corpuscolari.
Il peso di materia che il sole, ogni secondo, irradia nello spazio, sotto forma di luminosità, è di quattro milioni e mezzo di tonnellate. Sulla terra, ogni giorno, arrivano 160 tonnellate di luce. Vale la pena constatare, a questo punto, che lenergia utilizzata da tutti gli abitanti del nostro pianeta, in un secondo, non supera il miliardesimo di grammo. Tutto ciò fa riflettere sullimponenza dei processi nucleari allorigine dellattività solare. Osservando con attenzione una foto del Sole in cui erano presenti delle macchie scure, lastronomo Paul Muller, così descrisse il fenomeno, per altro già notato da tempi lontanissimi: "Si tratta... di buchi o di depressioni considerevoli, che vanno da qualche centinaio a diverse migliaia di chilometri; nel più grande di essi, tutta la terra entrerebbe agevolmente".
Sotto la cromosfera si estende la fotosfera, ben visibile durante le eclissi di Sole. Qui avvengono le eruzioni solari, getti di materia incandescente, che possono raggiungere altezze di molte centinaia di migliaia di chilometri. Losservazione più antica delle macchie solari è dovuta ai cinesi e risale al 165 a.C. La scoperta della periodicità delle macchie solari, ciclo undecennale, fu documentata e descritta da un astronomo dilettante H.F. Schwabe, nel 1843. Le particelle elettrizzate scagliate dal sole sulla terra, suscitano vere e proprie tempeste magnetiche.
Oggi "sappiamo - scrivono H.J. Eysenck e D. K. B. Nias - che le macchie solari sono aree della superficie solare dove a un freddo anormale si associa unintensità magnetica molto alta. ...emettono grandi quantità di altre radiazioni ed emanano anche particelle cariche. Le radiazioni impiegano circa otto minuti a raggiungere la terra e le particelle cariche un giorno o più. Le macchie producono anche un aumento del vento solare, una corrente continua di gas ionizzato che esce dal sole. Non si sa perché il sole abbia le macchie, né si sa per certo che cosa esse siano in realtà. ...Le macchie solari appaiono e scompaiono continuamente. La loro durata è soggetta a una grande variabilità, alcune durano solo un paio di giorni, mentre altre possono durare oltre un mese, ma prese nel loro insieme hanno un andamento ciclico che aumenta fino a un massimo di attività mediamente ogni 11,1 anni".
"Sulle macchie solari, nel frattempo, - dice Lorenzo Pinna su "Focus" (N. 58 - agosto 1997)) - si indaga con la tecnica delleliosismologia. Uno speciale telescopio, chiamata Michelson doppler Imager, tiene sotto controllo una griglia formata da un milione di punti sulla fotosfera. Gli astrofisici hanno così scoperto che i gas si propagano nella zona convettiva a oltre un Km al secondo, cioè più rapidi di un jet militare, e che forti campi magnetici si creano dove i flussi di gas convergono. Sarebbero cioè i gas, nel loro moto turbolento, a comprimere le linee dei campi magnetici creando zone di magnetismo più intenso: le famose macchie".
Vi sono relazioni tra lintensità delle macchie solari e certe perturbazioni psichiche? Sembrerebbe proprio di si. Per quanto riguarda i suicidi (e non solo) significative relazioni erano state ipotizzate già da molto tempo. B. e T. Dull, più di sessanta anni fa, comunicarono, dopo anni di studi, che avevano osservato sensibili aumenti di suicidi, l8%, in giorni di grande attività solare. Un altro settore di ricerca ha individuato perturbazioni di questo tipo quale causa di incidenti. Due ricercatori Tromp (1963) e Lynn (1971) hanno pubblicato lavori del genere. Nel primo R. Reiter dopo aver studiato 362.000 incidenti accaduti, in 2 anni, nellindustria, aveva scoperto che questi avevano subito incrementi dal 20 al 25 % in periodi di intensa attività solare. Reiter in un secondo studio, relativo a 21.000 incidenti stradali, aveva ottenuto analoghi risultati.
Sono state trovate relazioni, anche, tra gli infarti cardiaci e le perturbazioni solari. Nel 1959, sul Bollettino dellAccademia di Medicina del numero di marzo, il dott. M. Poumailloux, primario di cardiologia allospedale parigino Saint-Antoine scriveva: "le nostre constatazioni hanno fatto apparire una correlazione veramente impressionante tra laumento degli infarti al miocardio, in certi periodi di massima attività solare e di punte di agitazione geomagnetiche". Già nel 1945 era stato osservato che la curva della mortalità per malattie di cuore nell ex Unione Sovietica era stata in stretta relazione con lindice delle macchie solari. (Fonte: Pejarskaia, citato da N. Schulz, Annales médicales de Nancy, maggio 1962, pag. 182).
In India uno studio in tal senso è stato condotto dai dottori Malin e Srivastava (1979). Il periodo preso in considerazione va dal 1967 al 1972. Furono studiati 5000 casi di ricovero per infarto avvenuti in due ospedali e studiati in relazione allindice giornaliero di attività geomagnetica terrestre in rapporto allintensità delle macchie solari. Il risultato a cui pervennero i due studiosi fu molto significativo.
Lo scienziato sovietico A.L. Tchijewsky (1897-1964), professore alla Facoltà di medicina dellUniversità di Mosca, che aveva a lungo studiato il problema, raccogliendo dati da 72 paesi fin dal 600 a.C., scoprì un evidente parallelismo tra le epidemie in genere, le guerre, le grandi migrazioni e le rivoluzioni in rapporto al ciclo undecennale del sole. La sua tesi è che tutte le epidemie e i grandi cambiamenti sociali mostrano una periodicità undecennale. Era conosciuta e da molto tempo una periodicità di circa undici anni per la difterite, ma se ne ignorava il motivo. Tchijewsky ne evidenziò il parallelismo col ciclo undecennale del sole. Identica relazione evidenziò lo studioso russo, per la meningite cerebrospinale, che studiò in diversi Paesi e i cicli delle macchie solari, negli anni 1800-1920. Il dott. B. Rudder, direttore della Clinica Pediatrica dellUniversità di Francoforte, confermò con successive e più estese ricerche le conclusioni di Tchijewsky.
Altri lavori documentarono un rapporto tra il ciclo undecennale solare e linfezione difterica e il numero dei casi avutisi a Vienna e a Budapest (osservazioni fatte sugli anni: 1885 - 1900 - 1905 - 1910 - 1915 - 1920 - 1925 - 1930 - 1935). (Fonte: H. Berg, Io Symposium international sur les relations entre phénomènes slaires terrestres en chimie-physique et biologie, Presses Académiques Européennes, Bruxelles, 1960, pag. 160).
Nel 1915 Alexander Tchijewsky pubblicava un lavoro dal titolo: "Influenza periodica del Sole sulla biosfera", nel quale dimostrava la relazione tra i fenomeni di perturbazione solare e la vita sulla Terra. Lo scienziato scoprì, pure, una significativa coincidenza con le maggiori epidemie di peste e la periodicità delle macchie solari. Per questo studio risalì fino al VI secolo della nostra Era. Studiò ottanta epidemie di peste, verificatesi tra il VI e il XIX secolo, in Europa, scoprendo che ben 52 di queste, il 65%, si erano scatenate in periodi di massima attività del Sole. La tesi di Tchijewsky è, in sostanza, che le epidemie, similmente al Sole, hanno una periodicità di circa undici anni.
Segue uno specchietto, tra epidemie di colera ed attività solare, riportato nel suo lavoro in lingua russa: "Trattato di climatologia biologica e medica" (1934), al capitolo: "Azione dellattività solare sulle epidemie" (pagg. 1034-1041):
ATTIVITA SOLARE EPIDEMIE DI COLERA
MASSIMA MINIMA INIZIO MASSIMO FINE
1816 1823 1816 1817 1823
1830 1833 1827 1829-31 1833
1837 1837
1848 1856 1844 1848 1857
1860 1867 1863 1863-66 1875
1870 1878 1870-72
1883 1889 1883 1883-86 1889
1894 1900 1890 1892-94
Il mondo accademico si espresse molto positivamente sul lavoro dellinstancabile ricercatore. A tal proposito Lev Brovov scrisse che la: "commissione, presieduta dal prof. B. M. Kedrov, concluse che numerosi lavori e idee di Tchijewsky erano di un valore scientifico notevole".
Altri studiosi continuarono le ricerche di Tchijewsky ottenendo sempre risultati che dimostravano una effettiva influenza solare sulla vita della Terra. Per più di 20 anni il biologo giapponese Maki Takata (1951) lavorò sul test che serviva a misurare lalbumina del siero sanguigno. Il test denominato Reazione di Takata, consente il calcolo dellIndice di flocculazione dellalbumina nel sangue. Lindice è piuttosto costante nei soggetti maschili sani, nella femmina, invece, è influenzato dalle mestruazioni.
LIndice di flocculazione, in alcuni periodi, varia improvvisamente. Lo scienziato giapponese scoprì che queste improvvise impennate dellindice avvenivano parallelamente su scala mondiale poiché si verificavano in più persone, pure, lontanissime tra loro. Takata pensò che il fenomeno avesse una relazione con lattività solare. In una serie di lavori studiò e descrisse il fenomeno constatando, tra laltro, che: "lindice aumenta ogni qual volta che lattività solare è massima o quando le eruzioni o le macchie appaiono al centro del disco solare...".
Il sangue è, pure, influenzato dai venti solari. Schulz aveva osservato che "la configurazione del sangue delle persone sane è sottoposta a continue modificazioni che dipendono... anche dalla variabilità delle radiazioni solari...". Indubbiamente quello che appare fin troppo chiaro, è che il Sole con le eruzioni è in stretta relazione con le epidemie più gravi quali il colera, la difterite, il tifo, ecc. Anche la malattia influenzale è più virulenta in anni di massima perturbazione solare. Nel 1918-19 linfluenza detta Spagnola, provocò quasi 400.000 morti.
Il 1957, pure, anno di massima attività solare, vede alla ribalta lAsiatica, che causò, solo in Italia 10.000 morti in eccesso, cioè in più rispetto alla media. LHong-Kong nel 1969-70 ne causò 20.000. Negli anni 1989-90 è stata la volta della Cinese, che, oltre a provocare una vera e propria ecatombe in Inghilterra, stese a letto non meno di 2 milioni di italiani ed in America milioni di persone.
"<<Linfluenza è spaziale>> dicono due scienziati inglesi". Così titolava un articolo su "la Repubblica" di venerdì 26 gennaio 1990. Nel pezzo si riproponeva quanto pubblicato dal prestigioso settimanale di scienza "Nature". Larticolo precisava: "Secondo Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe il fatto che le ultime cinque epidemie dinfluenza più gravi, compresa lattuale, siano avvenute ogni undici anni, quando maggiore è stata lattività del sole, non è una semplice coincidenza. I due scienziati, infatti, sostengono che lo spazio è abitato da forme viventi primordiali come i virus, compreso quello che nelluomo causa linfluenza. La grande intensità che raggiunge il vento solare ogni undici anni trasporterebbe molti più virus sulla Terra, causando le epidemie più gravi".
A.L. Tchijewsky estese le sue ricerche anche ai grandi cambiamenti sociali, guerre, rivoluzioni ecc. e, nel 1926, disse: "Dobbiamo pensare che esista un potente fattore esterno alla nostra Terra che governa lo sviluppo degli eventi nelle società umane e li sincronizza con lattività del sole; e dobbiamo anche pensare che lenergia elettrica del sole è il fattore extraterrestre che influenza i processi storici". Sembra unaffermazione alquanto azzardata, quella dello scienziato, eppure, con le sue ricerche, trovò ed elencò tutta una serie di fatti che gli danno ragione.
Eccone alcuni riportati da G.L. Playfair e S. Hill: "Nel 1917... la rivoluzione bolscevica si era verificata in coincidenza con uninsolita esplosione di attività solare, come avvenne per il tentativo fallito del 1905. Nel 1922, aveva disegnato un diagramma... che dimostrava che un periodo di almeno 2400 anni di movimenti di masse, comprese tutte le guerre più gravi, le battaglie e le rivoluzioni registrate nella storia di tutti i popoli, rivelava non solo dei cicli regolari, ma dei cicli in fase con quelli del Sole. (...) Le rivoluzioni francesi del 1789, 1830 e 1848, le agitazioni locali del 1870 e le due rivolte russe del 1905 e del 1917 ebbero luogo tutte vicino a periodi di massima attività solare. (Come, pure, lo scoppio della seconda Guerra Mondiale, i colpi di stato comunisti di molte nazioni dellEst Europeo, linvasione sovietica della Cecoslovacchia e il periodo di agitazioni studentesche del 1968)".
Le più importanti constatazioni di Tchijewsky lo portarono ad osservare che:
- In 2400 anni di storia del mondo, i grandi movimenti sociali (guerre, rivoluzioni, invasioni, ecc.) si verificano numerosi ogni 11 anni, in periodi di massima attività solare;
- Dallanno 1000 al 1900 "il 72 % di tutte le epidemie psichiche coincide con i periodi di massima, e il 28 % con i periodi di minima dellattività solare";
- In ultimo due esempi di Tchijewsky che chiariscono linfluenza del metronomo solare: le immigrazioni degli ebrei in America sono più massicce, particolarmente, in periodi di grande attività solare. Lalternarsi dei ministeri liberali e conservatori in Inghilterra, tra il 1830 e il 1930, seguirebbe la seguente regola: negli anni di massima attività delle macchie solari liberali al potere, conservatori negli anni di minima.
Tchijewsky nel 1926, in base alle sue teorie, fece delle previsioni per gli anni 1927-29 assicurando che in essi avremmo osservato "unattività umana della più grande importanza storica" che avrebbe dato un nuovo volto al mondo. Non sbagliò affatto. Una lunga dittatura fascista e corporativa fu iniziata da Antonio de Oliveira Salazar che in Portogallo arrivò al potere in quel periodo. In Cina a Pechino il generale Chiang Kaishek formò un governo nazionalista a Nanchino e condusse la guerra civile contro i comunisti. LItalia sempre in quel periodo si dava un parlamento fascista e preparava la strada a Mussolini. Hitler raggiungeva il potere in Germania. In Russia Stalin arrivava al vertice del potere dopo aver soppresso Trotsky. In America si verificò, nel 1929, il grande crollo di Wall Street, il più grande disastro economico della storia americana.
Eysenck e Nias sottolineano che "si è anche sostenuto che cè un ciclo di guerre di 11, 1 anni, che è la lunghezza media del ciclo delle macchie solari...". Anche i terremoti sembrano essere influenzati dai capricci del Sole. Scrivono G. L. Playfair e S. Hill che "gli astronomi e i geofisici sovietici hanno affermato che lattività sismica complessiva sulla Terra ubbidisce allo stesso ritmo dellattività solare. Il portavoce più autorevole di questa teoria è A. D. Sytinsky dellIstituto di ricerche Artiche e Antartiche di Leningrado, che si è spinto ad affermare che i fenomeni sismici sulla terra dipendono dallattività solare". Lo stesso si può dire per i tornado, infatti, il flusso di energia che si produce dalle eruzioni solari contribuisce a originare le trombe daria, i cicloni.
Siamo, indubbiamente, interagenti col nostro Sole, più di quanto immaginiamo. Ed è innegabile la sua influenza su tutto ciò che vive e sulla stessa materia. Il professor Giorgio Piccardi dellUniversità di Firenze affermò: "Tutti gli esseri viventi sono legati al mondo esterno molto più intimamente di quanto si potrebbe pensare". Lo scienziato spiegò, anche, che "Per essere soggetto agli effetti cosmici, luomo non ha bisogno di essere lanciato nello spazio; non è neppure necessario che esca di casa". Il punto è ora sapere se le energie che scaturiscono dalle perturbazioni del nostro sole ci obbligano a fare determinate cose o se, più semplicemente, ci rendono inclini a fare qualche cosa.
La risposta tocca alla scienza ma, malauguratamente, sebbene questo settore della ricerca sia oltremodo di grande importanza H. J. Eysenck e D. K. B. Nias scrivono che "fa rabbia rilevare che ricerche interessanti e ben condotte e che portano a conclusioni importanti non sono state replicate o approfondite, probabilmente perché gli scienziati temono di venir definiti ciarlatani creduloni se esaminano dei presunti fenomeni per i quali ancora non esiste nessuna spiegazione fisica".
Giuseppe CoscoBIBLIOGRAFIA
- Colqhoun W.P., Biological rihytms and human performance, Academic Press, New York 1971.
- Eysenck H.J. - Nias D.K.B., Astrologia, scienza o superstizione?, Astrolabio, Roma 1983.
- Gauquelin M., Ritmi biologici - ritmi cosmici, Faenza Editrice, Faenza 1976.
- Playfair G.L.- Hill S., Gli influssi del cosmo sulla via terrestre, Meb, Torino 1981.
- Tchijewsky A.L., "The terrestrial echo of solar storms, Moscow, Mysl 1973. (Russian). Seconda edizione, 1976.
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