TUTTO QUELLO CHE NON VI HANNO DETTO SULL'AIDS
Dopo che per anni siamo stati terrorizzati dallo spettro terrificante dellAIDS, oggi non se ne parla quasi. Forse per questo è venuto il momento di riscrivere la storia di questa misteriosa sindrome, che colpisce selettivamente omosessuali e drogati. Cè chi sostiene che questa terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di sterminio controllato (1).In vero, assistiamo al propagarsi di nuovi razzismi, culminanti in "programmi di controllo" che celano genocidi e stermini accuratamente programmati in ambienti militari e asettici laboratori, dove si studiano nuovi tipi di morte. In certi ambienti scientifici, si svolgono esperimenti, capaci di suscitare veri e propri flagelli. La nostra, in fondo, è unEra di pericolosi angeli sterminatori o, se preferite, anticristi.
Un documento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, gli Atti del 91° Congresso Sottocomitato del Dipartimento della Difesa, 1 Luglio 1969, dice testualmente: "Gli studi sulla biologia molecolare progrediscono con straordinaria velocità. ( ). Entro cinque o dieci anni sarebbe possibile produrre un nuovo agente biologico che non esiste in natura, e contro cui non è stata acquisita nessuna immunizzazione naturale". Nel periodo di tempo previsto, "cinque o dieci anni", scoppia lepidemia denominata AIDS.
La storia dellAIDS, dunque, sarebbe molto diversa da come fino ad ora è stata raccontata. La verità sarebbe ben altra e nel mio libro (2) documento cosa si nasconderebbe dietro la cosiddetta "peste del XX secolo".
Nel 1981, presso il "Centers for Disease Control" di Atlanta, in Georgia, si cominciò a parlare di una nuova malattia molto contagiosa denominata: "Sindrome di immunodeficienza acquisita" provocata, a quanto dicevano e dicono, da un virus. Robert C. Gallo e Luc Montagnier, gli scopritori spiegarono che lAIDS è: "...una malattia devastante causata da una classe di agenti infettivi - i retrovirus - che erano stati individuati per la prima volta in esseri umani solo qualche anno prima. ...fu isolato un nuovo virus - il virus dell'immunodeficienza acquisita dell'uomo (HIV, da human immunodeficiency virus) - e si dimostrò che esso era la causa della malattia..." (3). E solo nel 1984, lallora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed il virologo Robert Gallo, dellIstituto Superiore di Sanità, annunciarono al mondo, nel corso di una conferenza stampa, che era stata individuata una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali.Si disse e ancora si dice che esso opera sulla cellula a livello genetico in maniera tale che il DNA delle cellule infettate riceve "comandi" direttamente dallRNA virale, differentemente di come solitamente avviene nelle cellule, dove i "comandi" sono trasmessi dal DNA, mentre lRNA si comporta soltanto da messaggero. Questo modus operandi gli deriva da un particolare enzima, la trascrittasi inversa, che costruisce una coppia di DNA a partire dallRNA virale, che poi va ad integrarsi nel patrimonio genetico (DNA) della cellula ospite. Il "virus dellimmunodeficienza acquisita" infetterebbe i linfociti T (helper), adibiti alla produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario.
Diversi scienziati sono convinti che non sia, comè sancito dallortodossia medica, il virus HIV a causare lAIDS e, tra questi, il famoso scienziato Peter Duesberg (http://www.duesberg.com/), esperto, a livello mondiale, di retrovirus e professore di biologia molecolare alla University of California di Berkeley, scopritore, nel 1970, del primo gene collegato al cancro, che, tra laltro, afferma: "Il virus di Gallo non è la causa dellAIDS perché non rispetta i postulati di Koch e Henle di malattia contagiosa e perché non rispetta sei regole cardinali della virologia" (4). In sostanza Koch ha affermato che si può parlare di malattia contagiosa solo quando lagente infettante, oltre a causare la stessa affezione in tutti quegli individui coi quali viene a contatto, è anche sempre presente in ogni stadio della malattia.
Con lAIDS tutto ciò non avviene, infatti, "ci sono molti casi di persone con tutti i sintomi dellAIDS ma che non presentano alcuna infezione da Hiv, così come ci sono soggetti che sono stati infettati dallHiv da oltre 10 anni e che non mostrano alcun segno di malattia" (5).
E da sottolineare, invece, che il modello dellHIV (nome attuale del virus di Robert Gallo deciso da un apposito comitato scientifico al posto dei nomi LAV e HTLV-III) sta miseramente fallendo ad ogni test scientifico. La ricerca basata su di esso non è stata in grado di fornire non soltanto una cura efficace o un vaccino, ma neanche una spiegazione teorica per il meccanismo che causa lo stato patologico. Che lHIV non sia la causa dellAIDS sono ormai diversi scienziati a crederlo, tra i quali, oltre al prof. Duesberg, i premi Nobel Walter Gilbert e Kary B. Mullis, ecc.. Questultimo è stato insignito del prestigioso riconoscimento per la Chimica nel 1993, per aver scoperto la Polimerase Chain Reaction (PCR), metodo per amplificare il DNA applicato pure nello studio dellHIV. Neppure Eleni Papadopulos-Eleopulos ci crede.
Gli scienziati, sulla causa dellImmunodeficenza acquisita (AIDS), propendono per spiegazioni diverse, che possono essere suddivise in due correnti: la prima attesta che lHIV è necessario ma insufficiente, perché asserisce che devono essere presenti altri cofattori per far esplodere la malattia. La seconda corrente, invece, attesta che questo virus sarebbe niente più che il segno di una immunodeficienza già preesistente, provocata da agenti non per forza di cose infettivi, che potrebbero essere anche chimici, comportamentali e/o ambientali. Il prof. Duesberg ha precisato inoltre: "promuovo le mie idee per integrità scientifica, perché quando scopri che una strada non funziona è giusto cercarne altre", aggiungendo che "chi sostiene che lAids è provocato dal virus Hiv spinge migliaia di persone a prendere una medicina dannosa come lAzt e convince i sieropositivi che la loro vita è di fatto finita, terrorizza il mondo intero riguardo ai rapporti sessuali, e specula sullesistenza di persone malate".
Ci stanno ancora altre teorie, molto inquietanti, sullAids e chi le diffonde viene tacciato di cospirazionismo, di paranoia e ridicolizzato. Alcune di queste gravi accuse meritano, per lo meno, di essere conosciute dallopinione pubblica, visto che non trovano spazi sui mass media che diffondono soltanto le teorie "ufficiali". Ecco di seguito un breve sunto di queste gravissime accuse. Taluni studiosi hanno sostenuto che questa terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di sterminio controllato.
Sorprende, inoltre, sapere che il virus responsabile dellimmunodeficienza acquisita è stato scoperto da Gallo, addirittura, un anno prima che si manifestasse la malattia! "Nessun altro ricercatore, mai, nella storia della medicina, è riuscito a scoprire lagente patogeno di una epidemia lanno prima che lepidemia scoppiasse. Solo Robert C. Gallo cè riuscito"(6), hanno denunciato i giornalisti Francesco Romano e Elizabeth Vogel. Come si spiega questo anacronismo? La storia "ufficiale" dellAIDS racconta che il dott. Robert Gallo ipotizzò un virus come causa dellImmunodeficienza acquisita, a febbraio 1983, tuttavia, Jerome Groopman, sulla rivista "Nature", già cinque mesi prima, a settembre dell82, aveva scritto: "Robert Gallo del National Cancer Institute sta studiando i pazienti di AIDS in funzione del virus HTLV perché il virus HTLV ha una simpatia per i T-linfociti, e perché è endemico dei Caraibi" ("Nature", 9 settembre 1982).
La storia della "sindrome di immunodeficienza acquisita" è del resto un vero e proprio maledetto puzzle con risvolti e sorprese, così inquietanti, da sembrare incredibili e guai a chi denuncia il misfatto. Ci ha provato il professor Duesberg pubblicando assieme a Bryan Ellison il libro: "Why We Will Never Win the on AIDS", ebbene, una Corte Federale Di New York, il 29 dicembre del 1995, ha ordinato che tutte le copie del libro venissero ritirate e distrutte. Una precedente ordinanza dello stesso giudice vietava la distribuzione del libro ovunque in America, anche gratuitamente (7). Come interpretare questa congiura del silenzio?
E se davvero Duesberg avesse ragione a sostenere che lHiv non è la causa dellAIDS? Allora sarebbe davvero tremendo per lortodossia sullAIDS, perché: "dal 1987 sta prescrivendo a più di 200.000 sieropositivi, non importa se colpiti o meno dallAIDS, una micidiale accozzaglia di farmaci venefici, come la pentamidina e i chemioterapici (tipo lAZT, il ddl e il ddc); ...sta infliggendo mortifere prognosi di AIDS a centinaia di migliaia di persone risultate sieropositive al test dellHIV" (8).
Ma, se non è lHIV, cosè?
Il "Sunday Express" (26 ottobre 1986), scrisse che, secondo tre studiosi, "lAIDS, la patologia mortale apparsa nel 1979 negli USA e che miete vittime in tutti i continenti, è stata inventata in laboratorio". Nel frattempo si levano, da più parti, accuse gravissime mentre le bugie dette sullAIDS "...ancora oggi si ripetono per coprire lo sterminio dei negri, dei drogati e degli omosessuali..." (9).
E, infatti, ormai evidente che ben lontana "dal minacciare la popolazione eterosessuale in generale, lAIDS resta confinato, principalmente, ai tossicodipendenti ed agli omosessuali maschi di particolari zone urbane" (10).
Cosa si cela dietro lAIDS?
Cè chi ha parlato di sterminio, di congiura contro una parte dellumanità. La popolazione nera degli Stati Uniti crede che "lunico dato in comune tra le vittime dellAIDS... non è né il sesso né la droga, ma sono le manipolazioni delluomo bianco. Secondo queste storie ai drogati viene fornita eroina opportunamente tagliata con sostanze che danneggiano il sistema immunitario, mentre gli omosessuali e gli africani vengono infettati mediante vaccinazioni di massa, col pretesto di proteggerli da altre malattie. Oppure accusano il governo di praticare la guerra batteriologica contro i propri cittadini omosessuali mettendo in giro un virus (!) che contagia a preferenza gli omosessuali" (11).
Leggiamo ancora, nel dossier inchiesta di Romano e Vogel, che "la rivista gay New York Native, nell83 pubblicò la lettera di un dipendente del laboratorio di guerra biologica di Fort Detrick il quale assicurava di aver partecipato alloperazione, che era iniziata nel 78. La lettera era anonima ma è stata pubblicata anche in Unione Sovietica dalla Literaturnaya Gazeta (il 30.10.85 secondo Covert Action)... Secondo un articolo apparso con rilievo nel Times di Londra lepidemia di AIDS in Africa ed in Sud America segue la vaccinazione in massa contro il vaiolo, effettuata nei primi anni 80. Per estirpare il vaiolo dalla faccia della terra lOMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di negri dellAfrica Centrale" (12).
La gravissima accusa fu pubblicata prima da un giornale di New Delhi "The Patriot" (ottobre 1985), e poi ripresa e stigmatizzata dalla sovietica "Literaturnaya Gazeta" il 30 ottobre dello stesso anno. In Brasile, la notizia che il virus dellAIDS era un prodotto dellingegneria genetica, messo appunto come terribile arma biologica, fu pubblicata dal giornale "LEstado de Sao Paulo". In Inghilterra, il 26 ottobre 1986, il quotidiano londinese "Sunday Express" ripubblicò la terribile accusa.
La "Pravda", nellex Unione Sovietica, il 31 ottobre 1986, corredò una vignetta, che raffigurava un militare che dava un pacchetto di dollari ad un medico che aveva una provetta con dentro il mortale virus con una didascalia che ribadiva laccusa della creazione del virus nei laboratori del Pentagono. La rivista francese "Eléments" (n. 63, 1988) rilanciò laccusa con un articolo titolato "AIDS, il Pentagono sotto accusa". Tutto ciò sembra essere però passato sotto silenzio.
E se lAIDS fosse, davvero, una vera e propria strage programmata di omosessuali, drogati, gente di colore e poveri del mondo?
Proviamo a prendere sul serio queste gravissime accuse. Non cè dubbio che un certo razzismo considera i gay e i drogati delle minoranze moleste, di cui se ne potrebbe benissimo fare a meno. Quanto alle sterminate masse di poveri del Terzo Mondo, che non producono e coi loro bisogni pongono problemi alle nazioni più ricche, un loro sterminio si concilierebbe molto bene con il modello di una società basata sul mercato, la produzione e il consumo. Secondo una filosofia alquanto cinica, occorre qualcosa che sostituisca le guerre e le grandi epidemie che in passato avevano la funzione di calmierare e selezionare la popolazione del pianeta.
E atroce pensare che scienziati e studiosi possano mettersi al servizio di un tale disegno, ma daltra parte non si può negare che in certi santuari della scienza medica si agisca contravvenendo al giuramento di Ippocrate e, invece, si sacrifichino vittime umane per teoremi di morte. Lo ha denunciato il dott. Robert Newman, presidente di un grande ospedale di New York, il "Beth Israel Medical Center". Parlando dei tossicodipendenti ha dichiarato: "Nessuno lo ha ancora detto apertamente, ma sono sicuro che molti sono daccordo che dovremmo lasciarli morire tutti" (13). Questa logica di morte è confermata anche dalle parole di Julian Huxley, fondatore della Società Eugenetica Britannica, il quale ha asserito che: "Lintelligenza di un nero è differente da quella di un bianco, come lo è il corpo (...). Del resto è sufficiente vedere il comportamento religioso dei negri per comprendere le differenze: urlano, danzano, si abbandonano alle emozioni più violente (...). Negri e bianchi presentano differenze organiche inarmonizzabili". E in base a queste convinzioni che luomo arriva a sterminare i propri simili. Ma poi, dovremmo forse stupirci che si possano organizzare simili crudeli stermini al termine di un secolo segnato dal nazismo e dallo stalinismo? Questo abominio, daltronde, è stato denunciato, soprattutto nei primi anni 80, da alcuni studiosi e ricercatori che la pensano proprio cosi e, a supporto delle loro gravissime accuse, indicano alcuni documenti del governo degli Stati Uniti.
Tra questi, il Memorandum 200 per la Sicurezza nazionale è uno dei primi e forse il più importante. Fu "redatto nellaprile del 1974 dallallora Consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Henry Kissinger. Il documento, a lungo tenuto segreto, fu reso di dominio pubblico nel 1990 grazie alla legge per la libertà dinformazione, e collocato negli Archivi nazionali americani. Si tratta di un documento agghiacciante, che denota il cinismo di un governo quando afferma: "Lo spopolamento, dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana verso i Paesi del Terzo mondo" (14).
Un altro documento terribile è il "Global 2000 Report to the President" presentato dal Dipartimento di Stato americano. Il giornalista Rogelio Maduro nel suo libro "The Ozone Scare" scrive: "Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa Bianca per lAmbiente e dal Dipartimento di Stato a partire dai primi giorni della presidenza Carter. Decine di alti funzionari e centinaia di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare del controllo demografico la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani. Nel rapporto e nei documenti che lo accompagnano, si trovano tutta una serie di profezie terrorizzanti: crisi delle risorse idriche, penuria di energia, carenza di materie prime strategiche. La causa di tutto ciò? La crescita demografica. (...). E dunque necessario, concludeva il documento, che il governo faccia convergere politica estera ed interna con lobiettivo di eliminare questi uomini di troppo. (...). Dal momento in cui questo documento è stato reso di pubblico dominio, sezioni intere del governo americano non lavorano che per mettere in pratica le sue raccomandazioni: il genocidio" (15).
Questo programma non è condiviso solo dagli americani. Il celebre documentarista Jacques Cousteau, che fu un accanito propugnatore del programma xenofobo in Francia, scrisse: "Noi vogliamo eliminare le sofferenze, le malattie? Lidea è bella ma non può rivelarsi positiva nel lungo termine. Cè da temere di compromettere così lavvenire della nostra specie. E terribile da dirsi. E necessario che la popolazione mondiale si stabilizzi e perciò è necessario eliminare 350 mila uomini al giorno" (16). E Filippo duca di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta II presidente del WWF internazionale, affermò: "Nel caso che io rinasca, mi piacerebbe essere un virus letale così da contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione". (Deutsche Press Agentur, DPA, 8 agosto 1988).
Ecco un altro esempio del disprezzo verso le popolazioni del Terzo mondo. Il patologo dr. Cornelius Rhoades, che qualche anno dopo avrebbe diretto il reparto di patologia del Rockefeller Institute, nel 1932, diede inizio ad una vasta ricerca sul cancro. In definitiva effettuava orribili esperimenti, tra cui far insorgere deliberatamente delle infezioni sui malati. Trenta portoricani, morirono a causa di questi orribili esperimenti.
Rhoades come giustificazione sostenne che: "I portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra razza sulla faccia della terra... e che perciò tutti i medici potevano deliziarsi nellabuso e nella tortura di questi sciagurati".Alla luce di considerazioni così sinistre non è più fantascienza credere a quanto sostengono alcuni scienziati, e cioè che "lAIDS fu in effetti il risultato di un programma di ricerca a lungo termine". Qualcuno afferma addirittura di averne le prove, come il russo Jakob Segal, docente di biologia allUniversità di Humboldt, nella ex Germania orientale. Il professor Segal è certo che lAIDS è stato messo a punto nel laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland, un centro di ricerca su armi chimiche e biologiche. Segal per dimostrare la gravissima accusa pubblicò tutti i dati, che aveva raccolto nel 1986, in un libro dal titolo: "AIDS: una malattia prodotta in America".
In esso lo studioso sostiene che: "il virus della immunodeficienza (Hiv), che molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico ad altri due virus: il Visna, una malattia mortale che colpisce le pecore, il BVL (Bovine Leukemia Virus), ma non luomo, e il virus della leucemia delle cellule T: Htlv-1 (Human T Cell Leukemia Virus). Il Laboratorio di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò lunione dei virus Visna e Htlv-1. Il risultato fu lHiv messo a punto tra la fine del 1977 e la primavera del 1978. Il cocktail di Fort Detrick venne testato su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare allesperimento in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si manifestano prima di 6 mesi, i test furono giudicati fallimentari e i carcerati vennero rilasciati".
"Alcuni di loro erano omosessuali, - continua Segal - e una volta arrivati a New York, ignari delle loro condizioni, cominciarono a trasmettere il contagio a persone del giro dei gay newyorckesi. E qui, nel 1979, si manifestò il primo caso conclamato di AIDS, e la malattia cominciò a diffondersi rapidamente".
Un altro ricercatore Robert Strecker, confermò le accuse fatte da Segal. Egli affermò: "Quando si studia la natura del virus dellAIDS si scopre qualcosa di estremamente interessante. I geni del virus dellAIDS non esistono nei primati o nelluomo. Se si prende il materiale genetico di primati, scimpanzé, esseri umani e lo si riordina, non si può ottenere lAIDS". Per Segal lAIDS si sarebbe diffuso a causa di un incidente; per Strecker, invece, sarebbe stato iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana durante il programma per la vaccinazione contro lepatite B.
Nel frattempo si continua a morire di AIDS specialmente tra le categorie a rischio (omosessuali e drogati) e nel Terzo mondo. Tra i Paesi dove vi sono più persone colpite dallAIDS vi è lIndia "che conta già quattro milioni di abitanti sieropositivi e rischia di diventare il Paese più colpito dallepidemia dellAIDS. Lo ha denunciato a Manila il ministro della sanità indiano, signora Renu Ka Chowdury..."(Rai-Televideo del 26 ottobre 1997). Dopo quanto esposto il fatto che segue fa venire la pelle doca. Il 19 gennaio 1989 "Nature esce con una serie di articoli sconcertanti sullIndia. "Saranno sterilizzate tutte le mucche improduttive" scrive Nature. Poi cè la notizia che riguarda direttamente la nostra storia: "entro il 92, dice Nature, tutti i bambini indiani saranno vaccinati contro una serie di malattie". (...). Tutti i bambini indiani dovranno essere immunizzati entro il 1992.
"Chiaramente qualcosa non funziona nella redazione di Nature. In India ci sono più di 200.000.000 di bambini, e il 92 inteso come anno non è una scadenza realistica. (...). Alla fine del 1988 in India si contavano 9 casi di AIDS"(17). Traete da soli le conclusioni. Sulla base di questi fatti esposti cè da chiedersi con inquietudine che cosa ci riserva il futuro. Che sia davvero in atto una mortale congiura? Come si è visto non sono in pochi a crederlo. Alcune delle tesi riportate in questo studio ricevono, oggi, numerose conferme, anche molto autorevoli.
Un altro fatto, alquanto enigmatico, fa notare "Nexus. New Time" (edizione italiana, anno IV, n. 29, 2000) è quanto scrisse, il 30 aprile scorso, il Washington Post che, tra laltro: annunciava uniniziativa della National Security Agency (NSA) volta a collocare lo studio dellAids e tutti gli istituti pubblici della sanità, che lo stanno conducendo, sotto il controllo della Central Intelligence Agency (CIA) Il Presidente Clinton, consigliato dal National Intelligence Council (NIC) di dichiare formalmente lepidemia globale di AidS una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha trasformato questa politica in legge. Lazione prefigura la probabile persecuzione, se non lincarcerazione o lassassinio, degli scienziati dissidenti che si occupano dellAIDS (Fonte: dr. Leonard Horowitz, Idaho Observer, USA, luglio 2000)".
Curiosità. Il Ministro della salute del Burkina Faso, ha diffuso una teoria - da alcuni ricercatori già portata avanti - sull'origine dell' HIV. Manto Tshabalala-Msimang afferma che il virus fu introdotto in Africa da una cospirazione mondiale, in particolare da un gruppo occulto denominato ILLUMINATI che avrebbe introdotto l'AIDS attraverso il vaccino per il vaiolo nel 1978. Malgrado se ne conosca la cura, questa verrebbe tenuta segreta per un oscuro programma finalizzato alla riduzione della popolazione africana. La teoria è riportata nel libro "Behold, a pale horse", scritto da William Cooper (
www.stargatemagazine.com)
di Giuseppe Cosco
Note bibliografiche:
1 G. Cosco, "Storia segreta dellAIDS", Ediz. Segno, Udine 1996.
2 Ibid.
3 R. C. Gallo e L. Montagnier, LAIDS nel 1998, in "Le Scienze", n. 44, dicembre 1988, pag. 19.
4 "Science", 29 luglio 1988.
5 C. Thomas Jr., Kary B. Mullis e Philip E. Johnson, What cause AIDS?. Larticolo pubblicato sulla rivista "Reason" (giugno 1994) è riportato in "AIDS una questione aperta", a cura di Raul Vergini, GUIDE ALLA SALUTE di CARTAduemila, Andromeda, Bologna 1995, pag. 10.
6 Francesco Romano e Elizabeth Vogel, Le carte dellAIDS, Cesco Ciapanna Editore, Roma, marzo 1989, pag. 118.
7 "Nexus New Time", Edizione italiana, n. 6, luglio-agosto 1996, pag. 7.
8 Dalla lettera di Peter Duesberg pubblicata in "La rivista dei libri", novembre 1996, pag. 42.
9 Francesco Romano e Elizabeth Vogel, Le carte dellAIDS, cit., pag. 134.
10 C. Thomas Jr., Kary B. Mullis e Philip E. Johnson, What cause AIDS?, cit., pag. 12.
11 Francesco Romano e Elizabeth Vogel, Le carte dellAIDS, cit., pagg. 96-97.
12 Ibid., pag. 97.
13 "Science", 12 febbraio 1988.
14 "XFACTOR", pubblicazione edita dallIstituto Geografico De Agostini, n. 14, 1997, pagg. 16-17.
15 "LItalia", settimanale, 22 marzo 1995.
16 "Corriere dellUnesco", novembre 1991.
17 Francesco Romano e Elizabeth Vogel, Le carte dellAIDS, cit., pag. 153.