ANALISI CRIMINOLOGICA DEI DELITTI DI FIRENZE

 

PREFAZIONE

 

La vicenda del c.d. "mostro di Firenze" ha rappresentato e rappresenta tuttora il "caso" più intricato ed oscuro della storia giudiziaria italiana.

In circa 34 anni di indagini, si sono succedute ipotesi investigative di ogni genere le quali, in gran parte, sono servite solo a riempire di fascicoli e scartoffie gli uffici giudiziari fiorentini.

Investigatori ed indagatori di ogni estrazione e metodologia si sono affiancati, alternati, sovrapposti e contrapposti, giungendo con risultati spesso contrastanti, a difendere posizioni fortemente polemiche tra loro, con ovvie conseguenze sugli esiti delle indagini.

A ciò si è aggiunto uno stillicidio di rivelazioni, secondo alcuni, sapientemente dosate nel tempo da un fantomatico ed occulto regista.

Le prime indagini fecero ipotizzare il killer come alto di statura e dalla mano precisa a tale punto da fare pensare ad un chirurgo.

Poi si finì per indagare un uomo dai caratteri opposti ovvero il tarchiato e rude contadino Pietro Pacciani, pregiudicato per violenza sessuale, che fu al fine condannato come esecutore degli efferati omicidi e quindi "archiviato" come ideale interprete del personaggio "mostro di Firenze" per come l’immaginario collettivo lo aveva concepito.

Poi Pacciani morì, per alcuni, in un alone di mistero, non prima di avere ricollegato alla vicenda i suoi "compagni di merenda", singolare locuzione per qualificare un gruppo di squallidi guardoni, usi al bere e per giunta mezzo omosessuali.

In seguito, "dulcis in fundo", sorta e poi tramontata l’ipotesi delle sempre ricorrenti frange deviate dei "servizi segreti", si è giunti ad ipotizzare l’occulta partecipazione di personaggi "noti", adepti di una misteriosa setta satanica.

In questo alternarsi di tesi sconfessate ed ipotesi spesso azzardate e prive di fondamento, non può non apprezzarsi l’intuizione di Giuseppe Cosco, tra i primi a proporre la pista esoterica in un’opera edita nel 1997.

Studioso di esoterismo, saggista, analista della scrittura, autore di numerosi e interessanti articoli, egli, in questo saggio intitolato "ANALISI CRIMINOLOGICA DEI DELITTI DI FIRENZE", analizza in maniera fredda e ponderata l’annosa e tragica vicenda, suggerendo nuove e originali chiavi di lettura.

Particolare interesse suscita l’esame di circostanze ricorrenti, rilevate dall’autore con abile intuizione, che accomunano la vicenda fiorentina a quella –irrisolta- del più famoso Jack the Ripper (Lo squartatore) che ebbe il triste "merito" di essere, a suo modo, un protagonista dell’austera Inghilterra di fine ‘800.

L’ipotesi di Cosco è avvalorata da una peculiare simbologia a carattere esoterico che egli ravvisa dall’esame analitico del "modus operandi" seguito dall’autore dei singoli delitti.

Essa si fonde peraltro egregiamente con l’ipotesi, estremamente attuale, della c.d. pista "satanica" ovvero dell’attribuzione dei delitti ad un’organizzazione qualificabile come "setta satanica".

Come sempre, egli stupisce per la chiarezza e la competenza con cui affronta i più disparati argomenti, non lesinando, peraltro, copiose note bibliografiche sulle fonti consultate.

Mente estremamente versatile e abile conferenziere, l’autore, colpisce con le sue riflessioni ponderate ed ipotesi spesso originali. Chi lo segue, non può non rimanere avvinto dalle sue argomentazioni, estremamente logiche nel loro svolgimento.

Cosco tratta innumerevoli argomenti con deduzioni che, a volte, possono contrastare con il comune modo di pensare.

Di grande interesse i suoi articoli sulle "nuove religioni" ed, in particolare, i suoi saggi sul fenomeno del satanismo, ripresi anche dalla stampa estera.

Tra l’altro, in essi, egli ipotizza inquietanti correlazioni tra misteriose congreghe sataniche e suicidi poco chiari verificatisi in Calabria negli ultimi anni.

Giuseppe Cosco svolge da anni opera peritale per l’Autorità Giudiziaria di Catanzaro e, quale consulente in materia di psicologia, analisi della scrittura e criminalistica, è di valido ausilio per diversi uffici di polizia giudiziaria del capoluogo, dei quali gode alta e peraltro meritata considerazione.

 

Dr. Roberto Coppola

V. Questore A. della Polizia di Stato

 

 

 

ANALISI CRIMINOLOGICA DEI DELITTI DI FIRENZE

 

 

 

LE VITTIME

· Omicidi inquietanti. I delitti, sicuramente accertati del cosiddetto "mostro di Firenze", se escludiamo gli amanti Lo Bianco e Barbara Locci (21 agosto 1968) che, come è stato appurato, non furono sue vittime (il clan sardo sarebbe responsabile dell’assassinio di questa coppia), sono 14: Stefania Pettini e Pasquale Gentilcore, fidanzati. Il giorno è sabato 14 settembre 1974, mezzanotte circa. Il periodo stagionale corrisponde alla fine dell’estate. I proiettili sparati contro la coppia sono del tipo winchester serie H calibro 22, ramato. Lui è stato colpito, alla spalla sinistra e al cuore; lei alla gamba e all’addome. La donna presenta 97 incisioni misteriose eseguite con arma da taglio intorno al seno e al pube. Un tralcio di vite le è stato infilato nella vagina. Lui presenta dieci ferite inferte con arma da taglio. Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi. Il giorno è sabato 6 giugno 1981, ore 23,45, è inizio dell’estate. I proiettili sparati sono winchester serie H, calibro 22. Lui è stato attinto con tre colpi alla testa, cuore e polmoni; lei con cinque alla testa, collo, cuore e braccia. L’uomo presenta ferite con arma da taglio al cuore, polmoni e capo; lei al ventre; con tre colpi precisi le è stato escisso il pube. La borsa della donna è frugata. Accanto al cadavere della donna viene trovata una pietra a forma di piramide senza punta. Susanna Cambi e Stefano Baldi, coppia di fidanzati. Il giorno è giovedì 22 ottobre 1981, ore 23,30, metà autunno. I proiettili esplosi contro la coppia sono winchester serie H, calibro 22. Lui è stato colpito con cinque colpi al cuore, ai polmoni e alla spalla sinistra. Lei al torace e al seno. L’uomo presenta tre profonde ferite alla schiena. La donna presenta diversi tagli sui seni e due profonde ferite alla schiena. Le è stato escisso il pube. La borsetta è stata frugata. La madre della giovane riceve delle telefonate. Antonella Migliorini e Paolo Mainardi, fidanzati. Il giorno è sabato 19 giugno 1982, ore 23,45, inizio estate. L’arma da fuoco è la stessa. Lui è stato colpito con quattro proiettili alla testa, orecchio e alle spalle. A lei sono stati esplosi tre colpi alla testa. Non sono stati pugnalati. Uwe Rush e Horst Meyer, sono due amici. Il giorno è sabato 9 settembre 1983, ore 23, fine estate. Vengono uccisi con tre colpi di pistola ciascuno. Nessuna ferita da arma da taglio. Pia Rontini e Claudio Stefanacci, fidanzati. Il giorno è sabato 29 luglio 1984, ore 21,30, piena estate. I proiettili sono winchester cal. 22, serie H, di tipo piombo nudo e di tipo ramato. Lui è stato colpito al torace e all’orecchio destro. Lei alla schiena con tre colpi. Il giovane presenta dieci pugnalate alle spalle e diverse coltellate agli organi sessuali. La donna è pugnalata due volte al collo e le vengono asportati seno sinistro e pube. La giovane stringe nel pugno destro lo slip e la maglietta insanguinati. Nadine Mauriot e J. Michel Kraveichvili, conviventi. Il giorno è domenica 8 settembre 1985, l’ora non è stata appurata. Il periodo corrisponde alla fine dell’estate. Lui è stato colpito con tre colpi d’arma da fuoco. La donna viene colpita al capo e al seno. Il giovane è stato pugnalato tre volte al petto, due alla gola, due all’addome e due volte alle spalle. Alla poveretta vengono asportati pube e mammella sinistra. Il cadavere della donna viene sistemato mani sul seno e gambe tese; conviventi; tenda e macchina. Vengono trovati tre cerchi simbolici realizzati con pietre chiare a pochi metri dal luogo dove si erano accampate le vittime. Viene inviato, da San Piero a Sieve (Mugello), un lembo della mammella della sfortunata donna al magistrato Silvia Della Monica. Ben cinque coppie sono state uccise di sabato.

 

 

SIMBOLOGIA DEL SABATO NELLA TRADIZIONE STREGONESCA

· Il Sabba. C’è da spiegare che il termine "sabba", dato alle riunioni notturne delle streghe è etimologicamente identico a sabato. Il sabato, nella tradizione stregonesca, sarebbe la festa della luna piena (shabat, cessare; la luna cessa di crescere); più tardi questa festa avrebbe comprese ognuna delle quattro fasi lunari, ricongiungendosi a quella del settimo giorno. E’ a questa antichissima tradizione che si riferisce il sabato o sabba della stregoneria. Durante questa notte, secondo le leggende, avvenivano scene spaventose, orge e profanazioni. E’ il simbolismo del settimo giorno della creazione del mondo, quando Dio si riposa e i demoni si agitano. Il sabato, poi, secondo la tradizione astrologica, è attribuito al pianeta Saturno, il pianeta più oscuro a cui è stato assegnato il nome di "Grande Malefico". I segni zodiacali in cui ha domicilio sono il Capricorno e l’Acquario, opposti a quelli delle illuminazioni, quindi alla luce e alla gioia della vita. Nelle tradizioni ermetiche Saturno è un altro nome di Satana. Pacciani sarà trovato morto, pure, di sabato, intorno alla mezzanotte (21/22 febbraio 1998). L’ora è sempre vicina alla mezzanotte, momento propizio alle evocazioni.

 

 

LA PIRAMIDE TRONCA

· La piramide senza vertice. Accanto al corpo senza vita di Carmela De Nuccio, come ho già scritto, viene rinvenuta una pietra a forma di piramide, priva del vertice. La piramide tronca, nella simbologia esoterica, ha un significato simbolico molto negativo. Essa rappresenta una gerarchia priva della sua sommità sacra e, tutto ciò, collega questo simbolo al mondo infero. La piramide tronca racchiude in sé l’idea dell’iniziazione incompleta, cioè una sorta di "contro-iniziazione". Questa incompiutezza del ciclo iniziatico è, secondo gli esoteristi, la più tipica caratteristica della "magia nera" e di quella "satanica".

 

 

TROPPE STRANE MORTI

· "almeno 35 le vittime…". Morti strane, sospette, come quella di Renato Malatesta, coniuge di Antonietta Sperduto, che era stata oggetto di violenze da parte di Pacciani e Vanni, e padre di Milva, bruciata nella sua Panda con il figlio Mirko di 3 anni nel 1993. Malatesta fu trovato impiccato il 24 dicembre 1980 nella stalla della sua casa. Francesco Vinci fu invece trovato morto con un pastore, Angelo Vargiu, in un'auto nel '93, pochi giorni dopo la morte di Milva e del suo bambino. Vinci avrebbe avuto una relazione con la Malatesta. Il figlio di Vinci conviveva con una prostituta, Anna Milvia Mattei, trovata anche lei uccisa, con il fuoco, il 25 maggio del '94. Cinque morti: Vinci, Vargiu, la Malatesta ed il bimbo, la Mattei e, forse, il sesto sarebbe Pacciani. Pietro Pacciani, verosimilmente, è stato assassinato. A marzo 2001 la procura di Firenze apre un fascicolo contro ignoti sul decesso dell'agricoltore morto nel '98, mentre era in attesa del secondo processo d'appello.

· Una misteriosa scia di morti ammazzati. Gli autori dei delitti di Firenze sono ancora, pericolosamente, in circolazione? A Firenze sono state uccise, dal 1982 al 1994, sette prostitute, con vari modus operandi, fino ad oggi si è creduto che l’autore fosse stato un serial killer, ma, la teoria in questione, ha iniziato ad indebolirsi nel 1994, anno in cui è stata uccisa Milva Mattei. Per finire vi è pure il misterioso omicidio di una coppia uccisa con una calibro 22, nella provincia di Lucca. La pista potrebbe portare al "Mostro" sebbene la procura fiorentina abbia sempre negato qualsiasi tipo di collegamento con gli assassini di Firenze. Per concludere, anche Barbarina Steri, moglie di Salvatore Vinci, ex sospettato mostro di Firenze, è deceduta, nel 1962, in circostanze alquanto sospette. In un articolo a firma B. Gualazzini, su "Il Giornale" del 19 Marzo 2001, si legge, tra l’altro: <<…va detto che la scia di morti ammazzati lasciati dietro di sé dal mostro, secondo molti di coloro che si sono interessati, a vario titolo, di questo incubo, tuttora senza colpevoli convincenti, conterebbe tra i fidanzati uccisi, le loro amiche e altri che ne sapevano troppo, omosessuali, lenoni e prostitute almeno 35 vittime…>>.

 

 

TIPOLOGIA DEGLI OMICIDI

· I delitti sono tutti caratterizzati da una metodicità quasi ossessiva ed altrettanta precisione ed hanno un medesimo comune denominatore: la coppia;

· Il momento in cui gli assassini agiscono è preciso, sembrano voler prevenire il compimento dell’atto sessuale. Le coppie sono appartate in luoghi particolari: macchina, camper o tenda;

· Le modalità esecutive sono sempre uguali: prima viene colpito l'uomo, poi, è la volta della donna. Al cadavere dell’uomo, successivamente, vengono inferte coltellate nella zona pubica e, poi, si procede all’escissione del feticcio cimelio (pube) della donna. Almeno uno degli assassini dimostra grande abilità chirurgica nelle escissioni. I carnefici scelgono i posti, dimostrando di conoscere bene il territorio.

· Elementi da approfondire ulteriormente e da collegare: vittime, luoghi, novilunio, frequenza del sabato, escissioni, simboli esoterici, religiosi. Gli omicidi sono iniziati il 1968 o il 1974? Hanno ucciso altre volte? Prima? Dopo? Durante la Serie? Perché, tra un delitto e il successivo, c’é uno spazio di tempo così lungo? Perché furono scelti quei giorni e non altri? Le coppie non erano sposate (casualità o altro?).

 

 

INDIZI ESOTERICI

· Donna= vittima sacrificale;

· Escissione del pube e/o della mammella= feticci rituali;

· Uccidono per motivazione rituale.

· Il movente metafisico. Il movente esoterico o "religioso" è evidente da particolari caratteristiche degli omicidi stessi: orario, sempre vicino alla mezzanotte (ora delle evocazioni); la fase lunare è quella della luna nuova (periodo importante per le cerimonie magiche); prossimità di feste religiose; scelta del sabato, in ben 5 omicidi (giorno importante nella tradizione stregonesca), ecc.

· "Certo il movente esoterico".

Così ha detto il capo della squadra mobile Michele Giuttari. Ritrovate alcune foto che ritraggono tre cerchi simbolici realizzati con pietre chiare a pochi metri dallo slargo dove si erano accampate le ultime due vittime del mostro.

· Il tassello definitivo. Ritrovate alcune foto che ritraggono tre cerchi simbolici, di una novantina di centimetri di diametro, realizzati con pietre chiare a pochi metri dallo spiazzo dove le ultime due vittime del "mostro", i turisti francesi Nadine Mauriot e Jen Michel Kraveichvili, si erano accampati con la tenda. I tre cerchi sono stati così interpretati:

-tre momenti diversi di un "rituale" che vedeva al centro la coppia francese;

-individuazione delle vittime (cerchio aperto), l’ordine della loro esecuzione (cerchio di pietre e pelli di animali bruciati) e, infine, l’avvenuta uccisione (cerchio con bacche e una croce di legno).

· La storia delle foto. Esse furono scattate con una Polaroid da un guardiacaccia che aveva notato i due giovani sul pendio di Monte Morello, nel comune di Sesto Fiorentino, nei pressi di una delle ville appartenute alla famiglia Corsini. Il guardiacaccia aveva detto loro di spostare la tenda e andare da un’altra parte perchè in quella zona era vietato il campeggio. Era il 4 settembre 1985. Dopo sei giorni, il 10 settembre, vedendo sui giornali le foto delle ultime due vittime li aveva immediatamente riconosciuti come la coppia trovata sul costone di Monte Morello. L’uomo, era immediatamente ritornato sul posto, dove aveva scoperto e fotografato i tre cerchi e consegnato le foto al commissariato di Sesto Fiorentino raccontando i fatti. In uno dei cerchi aveva trovato anche una cartuccia di un proiettile calibro 22 con la stampigliatura della serie (serie H), la stessa di quella dei proiettili utilizzati dal <<mostro>>. Le foto e la deposizione dell’uomo, stranamente, non furono giudicate interessanti, probabilmente perché allora non era stata presa in considerazione la pista esoterica.

 

 

MAGIA E SESSO NEI DELITTI DI FIRENZE

· "Nel momento dell’uccisione". La magia sessuale costituisce la conclusione finale e la dottrina più segreta della filosofia occulta. Gli adepti, che la praticano, osservano con molta attenzione le varie fasi della luna. A proposito dell’importanza del ciclo lunare, richiamo l’attenzione sul fatto che i delitti del "mostro" sono avvenuti tutti in periodo di novilunio. Si praticano ancora oggi, nella nostra civile società, riti tremendi, che prescrivono il sacrificio umano, esiste una tradizione al riguardo. Il significato che l’azione sacrificale ha nella magia è così giustificato: "Nel momento dell’uccisione, una parte della potenza si innalza, un’altra si incarna, e il corpo della sua momentanea incarnazione è il sangue sparso della vittima, che si magnetizza e si satura di una virtù magica soprannaturale. Di questo sangue, certe forme cerimoniali, non da decisi limiti separati dalla magia inferiore, fanno un uso particolare…" (Gruppo di Ur, Introduzione alla magia quale scienza dell’io, vol. III, Genova 1987).

· I fluidi sessuali. Per quanto concerne la pratica della magia sessuale, l’esoterismo spiega la delicata questione con la necessità, in alcune cerimonie, di liberare e utilizzare particolari energie sessuali. Kenneth Grant nell’opera citata, al proposito scrive, in parte riassumendo anche quanto affermato dallo psicologo Havelock Ellis nel libro: "Studies in the Psychology of Sex"), che: <<solo quattordici delle diciassette secrezioni organiche note ai tantrici sono riconosciute dalla scienza occidentale. (…). Le secrezioni sono, a loro volta, in relazione con i giorni e le notti delle quindicine oscure e luminose che costituiscono un ciclo lunare, culminante nella luna piena, chiamata talvolta il sedicesimo dito della luna. La scienza riguardante queste zone è estremamente complessa ed è comunicata durante l’iniziazione sotto il velo del segreto>>. A proposito dell’importanza del ciclo lunare, richiamo ancora l’attenzione sul fatto che i delitti del "mostro" sono avvenuti tutti in periodo di novilunio.

· Sesso e morte. Nei delitti di Firenze ci troviamo al cospetto di un percorso rituale cadenzato negli anni, che ha celebrato (e celebra, forse ancora, con altre simbologie) una magia oscura, di sesso e morte, per raggiungere una Grande Opera. Le operazioni di magia sessuale sono attuate per vari scopi, tra cui: ottenere vari obiettivi fondamentali per il mago, come la carica dei condensatori fluidici (statuette o talismani destinati agli incantesimi), rigenerazione dell’energia vitale e l’ottenimento dell’immortalità.

· Un’intervista inquietante. Giorgio Medail durante la sua inchiesta "Italia Misteriosa" venne in contatto con uno strano personaggio, che disse di aver fatto lunghe ricerche sui delitti di Firenze e, tra l’altro, affermò: <<Esiste una tradizione... secondo cui il sacrificio migliore per evocare i demoni è quello degli esseri umani. E, infatti, ad esempio, nella dottrina di Aleister Crowley si afferma che la morte più favorevole è quella che avviene durante l’orgasmo ed è chiamata ‘mors giusti’. Perché è scritto: – ...fatemi morire la morte del giusto e fate che la mia fine estrema sia come la sua –>>. Il giornalista commenta: <<Una simile affermazione non poteva che condurre agli innumerevoli e ancora misteriosi delitti del "mostro di Firenze" che, guarda caso, colpisce le sue vittime proprio mentre fanno l’amore. Secondo quest’interpretazione, infatti, il "mostro" altro non sarebbe che una frangia impazzita di un certo satanismo che prevede il sacrificio proprio in quel fatale momento>>. <<Ci sono - continua F.B. - nel caso del mostro, tutti gli ingredienti necessari: l’orgasmo unito al momento del trapasso, il colpo vibrato con la pistola, col fuoco. In quel momento, si liberano potenti energie, indispensabili per il mago che rafforza se stesso e il rituale che deve celebrare’". Nel caso degli assassini del mostro di Firenze "chiedo - (scrive Medail, ndr) - vi sono state orribili deturpazioni delle vittime. Possono anch’esse essere ricondotte a rituali diabolici?>>. << (risponde il suo interlocutore, ndr). Nel caso dell’omicidio del ‘74 non ci fu l’asportazione del pube. Si pensa che si tratti di un prologo e il simbolo del tralcio di vite tra le gambe della ragazza uccisa ce lo conferma. E’ l’inizio di un cammino per raggiungere una Grande Opera. Nei casi successivi c’è questa asportazione che può voler dire esperimenti anche chimici sulle secrezioni delle donne che qui in Occidente sono poco conosciuti>>. Il giornalista domanda ancora a F.B.: <<E’ pericoloso dire queste cose? Lei vuol mantenere l’anonimato...>>. << (è la risposta pronta di F.B., ndr), si toccano mondi molto pericolosi>> (G. Medail, Italia Misteriosa, Milano 1987).

 

 

L’ Ordine della Roseae Rubeae et Aureae Crucis e l’alchimia

· L’"Hermetic Order of the Golden Down". Nel panorama dei movimenti magici, alcune organizzazioni, di origine inglese, con importanti filiazioni italiane, che hanno rilevante spicco e profonda conoscenza di certe ritualità, in relazione all’utilizzo tenebroso della magia sessuale, si collegano agli insegnamenti segreti del mago inglese Aleister Crowley (1875-1947). Egli fu iniziato all’Ordine della società esoterica "Hermetic Order of the Golden Down", presieduta dal mago Samuel Liddel Mathers sposato con la sorella del filosofo Henri Bergson, Moira. Nel tempo furono fondate altre società, collegate, in qualche modo, alla "Golden Dawn" che, a sua volta, si divideva in tre Ordini. Il primo ordine, o della Golden Dawn in Outer, comprendeva i primi cinque gradi inferiori. Il secondo Ordine fu fondato nel 1891, quando un adepto, "frater Lux e Tenebris", passò a Mathers i rituali necessari per stabilire un Ordine Interno, un Secondo Ordine: l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro (Roseae Rubeae et Aureae Crucis).

· Alchimia e sesso. Sulla base delle rivelazioni fornite, fu stabilita anche una "Cripta degli Adepti", che divenne l’organismo guida dei Templi della Golden Dawn. Il terzo ed ultimo Ordine era riservato ai Capi Segreti. Il nome "Rosa Rossa+Croce d’Oro" richiama immediatamente al simbolismo esoterico massone. La sètta dei Rosa+Croce, fondata nel XII secolo da Raimondo IV, conte di Tolosa, uno dei capi della prima crociata fu, in un certo senso, d’ispirazione, nel XVIII secolo, alla Massoneria. A proposito della "Golden Dawn" è interessante sapere che si verificarono eventi strani e inquietanti, dopo un anno dalla sua fondazione; si registrarono a Londra, infatti, parecchi crimini sessuali, da taluni addebitati a segreti rituali dell’Ordine, relativi ad un particolare tipo di alchimia sessuale.

 

 

L’ALCHIMIA TENEBROSA

LE PRESCRIZIONI DI GIULIANO KREMMERZ. <<Se dagli scritti pubblici di Kremmerz si passa al Corpus Philosophorum totius magiae… si scopre rapidamente come la pratica kremmerziana dei ‘talismani’ magici, buoni per diversi scopi e occasioni, si colleghi a una più complessa magia cerimoniale che arriva fino alle ‘sostituzioni di anime fatte magicamente’ (‘magia avatarica’) nelle quali ‘in un corpo vivente e intelligente si stacca l’anima e si immette definitivamente o temporaneamente in un altro corpo da cui precedentemente si sia allontanata l’anima’… Il vertice della magia ‘osiridea’ consiste, tuttavia, nella ‘pratica del separando’, una operazione alchemica ‘interna’ o di trasmutazione… La chiave di questa alchimia… è una forma di magia sessuale che si troverebbe già nelle forme antiche degli Arcana Arcanorum (e sarebbe dunque ben precedente a Crowley). (...). I documenti oggi più spesso in uso prevedono tre gradi o "maestrati", più un Grande Arcano o Secretum Secretorum. Il primo grado consiste per l'uomo in una pratica ciclica di assimilazione del seme…, ottenuto con un atto di magia autosessuale… Nella pratica femminile si sostituisce al seme la secrezione della donna ottenuta in fase mestruale mediante un atto autosessuale e consumata in dose "omeopatica" mediante un'ostia che dovrà essere inserita e imbibita nel corpo e quindi ingerita. (…). Chiuso… il maestrato di primo grado, l'attività prosegue nel secondo grado dove l'amalgama alchemico è ottenuto non più soltanto con l'elemento maschile o femminile da soli, ma mescolandoli insieme e unendo il fermento. (...). …esiste un terzo maestrato, una pratica di coppia, in cui l'amalgama filosofale (elemento maschile più elemento femminile più fermento) viene "cotto" attraverso i tre passaggi denominati "mercurio al nero", "mercurio al bianco" e "mercurio al rosso" (tre atti diversi di magia eterosessuale di coppia: uno di sodomia, uno senza emissione del seme e uno in fase mestruale). Infine si otterrà un nuovo "amalgama filosofale" che, ingerito, dovrebbe creare l'"araba fenice" e corrispondere alla vera "pietra filosofale". Qual è, si chiederà, lo scopo di tutto questo? (...) L'obiettivo finale è la creazione di un "corpo di luce", che dovrebbe essere garanzia tangibile e sperimentabile di immortalità già in questa vita>>. (M. Introvigne: Il Cappello del Mago, 2 ed., 1990).

· La degenerazione dell’Alchimia. Vittorio Fincati nel suo saggio (2° ediz. Aggiornata) "I mostri di Firenze e l’alchimia" (Carpe Librum, Nove (VI) 2001), scrive che: <<…interpretazioni devianti dell’alchimia – quella stessa che secondo Renè Guénon sarebbe degenerata a partire da Basilio Valentino e Paracelso – sono ben evidenti nelle opere manoscritte e a stampa di un gran numero di scritti di derivazione paracelsiana, in cui primeggiano quelli che parlano della confezione di elixir di lunga vita o nel famoso Testamentum Fraternitatis Rosae et Aureae Crucis, nel quale si afferma, senza possibilità di interpretazione allegorica, di impossessarsi di parti di cadaveri, umani e/o animali e di aggiungervi sangue umano e/o animale al fine di ottenere delle realizzazioni di ordine magico-stregonico…>>. Ottenere potere, forza, salute, e chissà cos’altro ancora.

· Firenze nera. Una sinistra fama, Firenze se la porta dietro da secoli. Il famoso Gilles de Rais mandò un suo fidato uomo, in questa città, per trovare un maestro di magia, dotato di grandi poteri e trovò Francesco Prelati. J-k. Huysmans in "L’Abisso" (Milano, 1990), scrive: <<Ormai Gilles dispera di ottenere dal Diavolo la ricetta del Sovrano Magistero, quando Eustachio Blanchet gli preannunzia il suo ritorno dall’Italia con il maestro della magia fiorentina Francesco Prelati, l’irresistibile evocatore di demoni e di spettri (…). Si sa che era nato nella diocesi di Lucca… qualche tempo dopo la sua consacrazione, era diventato allievo di Giovanni da Fontanelle, taumaturgo in Firenze, e aveva firmato un patto con un demonio a nome Barron. Da quel momento l’abate insinuante e discreto, dotto e affascinante, si era abbandonato alle pratiche sacrileghe più abominevoli e al rituale omicida della magia nera>>. Prelati praticava la magia diabolica e i sacrifici umani e per suo ordine <<… furono offerti a Satana la mano destra, il cuore e gli occhi di un bambino. (…). Nell’estate 1438, Francesco Prelati annunciò che bisognava raddoppiare le messe sataniche, raddoppiare i sacrifici sanguinosi. Fu un’ecatombe di adolescenti>>. Fincati, nel suo lavoro citato, osserva ancora: <<Si è scritto, in un recente passato, dell’esistenza a Firenze di un ordine occulto che trarrebbe nome da una divinità infernale etrusca e che sarebbe connesso con una importante famiglia fiorentina e con oscure pratiche di magia nera... Per altri versi, con riferimento a pratiche di magia sessuale di tradizione kremmerziana, anche il famoso esperto di sètte Massimo Introvigne ha parlato, in un suo libro, dell’esistenza di un ‘gruppo fiorentino’>>. (). Firenze celerebbe un Ordine, che nel più assoluto segreto, pratica un culto diabolico e inquietante, infatti, come ha scritto una studiosa, in un libro: "Pour la rose rouge et la croix d'or", in lingua francese, edito in pochissime copie in tutto il mondo, di cui una è conservata a Genova, è scritto: <<il conte... della nobiltà fiorentina trasmise un insegnamento riservato alle coppie di fidanzati; ma è molto pericoloso perché la coppia - quella "da offrire" agli inferi - deve essere "reale" cioè in carne e ossa>>.

 

 

MORTE E POTERI OCCULTI

· Sinistre credenze. Il medico e mago, Franz Hartmann, scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente, uccisi, <<...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze...>> (Franz Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Roma 1982). Theophrastus Paracelsus (1493-1541), il mago del Cinquecento, era anch’esso convinto che ad una persona morta d’improvviso e violentemente, può essere captato, da un esperto occultista, il suo corpo astrale e questi se ne può servire per gli scopi più diversi ed orribili. La dottrina esoterica orientale insegna la medesima cosa.

· Le istruzioni di Crowley. Nel liber legis annotò, disse lo stesso Crowley, sotto dettatura del demonio Set, delle rivelazioni, una sorta di vangelo insomma. Michele Del Re, avvocato e professore universitario di diritto penale, che ha girato il mondo per studiare i culti emergenti, in qualità di direttore di ricerca del C.N.R., osserva nel suo libro "Riti e crimini del satanismo" (Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, 1994): <<le affermazioni letterarie e velleitarie del liber diventano poi istruzioni pratiche, che saranno seguite da alcuni satanisti contemporanei in modo criminosamente sanguinario: ‘Il sangue migliore è quello mensile della Luna; poi il sangue fresco, di un bambino, sgocciolante dalla schiera celeste; poi quello dei nemici; poi quello del sacerdote o dei fedeli; infine quello di qualche animale. Brucialo: fanne pani e mangialo in mio onore. Esso ha anche un altro uso: ponilo davanti a me, e cospargilo dei profumi delle tue preghiere’. Inequivocabilmente ci si riferisce al sacrificio umano: Il rito supremo dovrebbe creare un’atmosfera particolare attraverso la morte della vittima. Con questo rito si potrebbe raggiungere il vertice dell’Arte Magica. La cosa migliore sarebbe sacrificare una fanciulla… Questo rito non dovrebbe essere usato in occasioni ordinarie, ma raramente, e soltanto per scopi importantissimi; e non dovrebbe venire mai rivelato ai profani>>.

· Crimini satanici nel mondo e in italia. Il professore Michele C. Del Re, esprimendosi su una valutazione della concentrazione dei crimini satanisti e degli adoratori di Satana, in Italia, ci informa, nell’opera citata, che: <<…se i crimini portati a conoscenza del pubblico, di natura satanista sono all’incirca 1.500 ogni anno (mi riferisco al mondo occidentale, esclusa l’America latina), si può ritenere che il numero oscuro, quello che resta ignoto, è di dieci volte 1.500. Di questi quindicimila crimini satanici dovrebbero essere autori congreghe e isolati, nel complesso circa 150.000 persone. Questo numero indicativo – cui portano anche altri indizi – si riferisce, ripeto, soltanto al mondo occidentale. (…). Per le campagne della Toscana meridionale, si parla di quattromila sacerdoti satanici, con quarantamila seguaci; nelle Marche esistono (scrive Fattinostri, giugno 1993) almeno cinque congreghe sataniste, di cui 2 nel fermano, 2 nel pesarese, 1 ad Ancona>>.

 

 

UNA SETTA DI INTOCCABILI DIETRO OMICIDI FIORENTINI

· La sètta dell’orrore. Dietro i "mostri di Firenze" vi è una "cupola" segretissima di intoccabili. La torinese Maria Consolata Corti, regista alla RAI per dieci anni, al giornalista Maurizio Caravella ha raccontato: <<Il mostro di Firenze è un personaggio molto noto e potente, con una doppia identità, e fa parte di una terribile sètta satanica. Mi ha confessato che i membri della sètta uccidono l’uomo e la donna nell’atto di accoppiarsi, per uccidere l’amore e colpire Dio. Mi ha detto anche: - io strappo il pube o il seno con un coltello milleusi, e lo faccio non solo per odio, ma perché, secondo la sètta, durante l’atto sessuale il corpo libera energie di cui ci si può servire anche per curarsi o per aumentare la forza fisica – >> ("Visto", n.46, novembre 1990). Dietro i delitti di Firenze vi è una segretissima lobby satanica composta da persone eccellenti, innominabili. Segnalazioni, informazioni, denunce anonime, avrebbero asserito proprio questo, ma, non hanno mai avuto seguito, data l’enorme rilevanza dei personaggi che sarebbero implicati.

· Mostri potenti e protetti. Nel nostro mondo moderno alchimie infere, prescrivono ancora l’omicidio e finanche la pedofilia, quella rituale, che considera un crimine pedofilo come "atto iniziatico". Vi sono libri su oscure perversioni, testi come quello di Bernard Sergent (ediz. Payot, Parigi): "Homosexualité Iniziatique". Maurizio Blondet, a questo punto, si chiede: "che non vi sia, al centro d’Europa, un ‘cuore di tenebra’? …purtroppo l’autorità, anche politica, quanto più s’allontana da Dio, diventa mero potere: e può ben rovesciarsi in una ‘sacralità’ che ha come centro il culto del Principe di Questo Mondo, Colui che dà il potere, se placato con sacrifici atroci" (M. Blondet, Pedofilia e mondialismo, in "La Tradizione Cattolica" n.4 (45) – 2000). Potenti, protetti e, verosimilmente, collegati ad una efferata sètta esoterica che potrebbe affondare i suoi tentacoli in più paesi. Il vertice della piramide, che ha ordinato quegli orribili massacri sacrificali, è composto da illustri e, insospettabili, personaggi con una vita segreta immersa in mondi di tenebra.

 

 

 

Giuseppe Cosco

Investigatore privato, direttore del Centro di Intelligence e di Investigazioni Speciali

Studioso di nuove forme di religiosità e del fenomeno sètte

Consulente della Polizia Giudiziaria di Catanzaro

 

 

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