GLI STATI UNITI E IL C.F.R.

 

 

Potere magico e politico sembrano collegarsi più spesso di quanto si creda; manifestazioni di un connubio, lontano dai canoni intesi dalla gente comune, che pare derivare dalla linfa di remoti esoterismi. Ci si potrebbe chiedere: qual è il ruolo delle società segrete nei vari Governi? Vi sono esoterismi che delineano gli scenari del mondo? Col "Nuovo Ordine Mondiale", definizione coniata dall’ex presidente americano Geoge Bush, si vuole realizzare un occulto disegno?

Prima di cercare di dare risposta a questi interrogativi occorre, però, rispondere alla domanda: <<Chi dirige la politica estera americana?>>. La maggioranza della gente risponderebbe: <<Il presidente degli Stati Uniti>>. William Cleon Skousen non era però affatto d’accordo con questa risposta. Ma chi era William Cleon Skousen? Un docente universitario della Brigham Young University, ex agente dell’FBI e scrittore; autore, tra l’altro, del libro Il capitalista nudo (traduz. italiana a cura di S. Vaselli, Roma 1978)

La risposta esatta alla domanda, per Skousen, è: <<il Council on Foreign Relations (CFR)>>. <<Il CFR fu fondato nel 1921, con finanziamento della famiglia Rockefeller. Vi partecipavano 650 membri, ‘il Gotha del mondo degli affari americano’, ricorda lo storico Robert Divine>> (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I. Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano, II ediz., 1995, pag. 98).

Il CFR fu costituito a Parigi <<da Edward Mandell House (il ‘colonnello‘ House), eminenza grigia che accompagnò il presidente Wilson alla Conferenza per la Pace, quando nella capitale francese si intrecciava la guerra diplomatica fra le nazioni vincitrici del primo conflitto mondiale. Dalla Conferenza scaturirono il Trattato di Versailles, che poneva i presupposti di una nuova conflagrazione nel cuore dell’Europa, la Società delle Nazioni, incarnante l’idea di una specie di governo mondiale federativo, poi ripresa con l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e il CFR, organismo molto più umbratile, costituito dietro le quinte della Conferenza, ma destinato a un’azione di lunga durata e di notevole incidenza nella storia contemporanea>> (Gianni Vannoni, Le società segrete, Sansoni Editore, Firenze 1985).

Ecco il proseguo degli eventi: <<Nel 1948, uomini del CFR furono molto attivi nell’entourage di Harry Dexter White, il funzionario del Tesoro che, a Bretton Wood, pose le basi per creare il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale: i due gendarmi finanziari del progetto sovranazionale. (...). Già dal ‘43, del resto, gli uomini del CFR nel governo americano avevano cominciato a covare un altro uovo fatale. Riuniti in un’informale Agenda Group, stabilirono che occorreva un organismo sovranazionale per "evitare le forme convenzionali di imperialismo". Ciò a cui si pensava era, ovviamente, una forma di imperialismo "non-convenzionale", estesa al pianeta. "Le tirannie possono aver bisogno di un vasto spazio vitale", aveva spiegato su Life del febbraio 1941 Henry R. Luce, membro del CFR: "Ma la libertà richiede e richiederà uno spazio vitale molto più vasto della Tirannia". Fu rielaborata una vecchia idea del finanziere Bernard Baruch: la creazione di una Società delle Nazioni ("Nazioni Unite") a cui affidare, almeno nelle intenzioni, porzioni sempre più ampie della sovranità degli Stati-membri. Il governo mondiale futuro>> (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I..., cit.).

Il "Council of Foreign Relations (CFR)" fu fondato nel 1921. Di grande interesse è sapere che i fratelli Rockefeller ne sarebbero stati i maggiori finanziatori e, nel 1922, secondo Blondet, hanno fornito <<100 mila dollari, sui 650 mila del bilancio visibile del CFR >>. Ecco, sempre secondo Blondet, una parte della lista dei finanziatori: <<American Express, American Security Bank, Archer Daniel Midland Foundation, Cargill Inc., Chase Manhattan Bank, Coca Cola C., Coopers & Librand, Elf Aquitane, Exxon Corp., Finmeccanica S.p.a., General Electric Foundation, General Motors Corp., Hill & Knowlton, ITT Corp., Johnson & Johnson, Levi Strauss Fdt., Manufacturers Honover Trust, McKinsey, Mobil, PepsiCo, RJR Nabisco, Salomon Inc., Shearson Lehman Brothers, Smithkline Beecham Corp., Volvo Usa, Young & Rubicam>> (Ibid.).

Del CFR farebbe parte anche Il Presidente degli Stati Uniti Clinton, infatti, <<già molto tempo prima del catastrofico attentato al palazzo federale Alfred P. Murrah di Oklaoma City (Per conoscere gli antefatti dell’attentato vedi il mio libro, Esoterismi del XX secolo, Ediz. Segno, Udine 1996, pagg. 24-26. N.d.A), USA, il 19 Aprile 1995, e la successiva frenesia intorno ai gruppi della ‘milizia’, una cosa era chiara. - scrive Gerald A. Carroll - Il Presidente Bill Clinton e molti dei suoi colleghi - insieme ad alcune delle personalità più in vista dell’ambiente dei media a livello mondiale - avevano una cosa in comune: l’appartenenza al Consiglio per le Relazioni con l’Estero, Council on Foreign Relations (CFR). Clinton viene aggregato come membro del CFR dal Segretario di Stato Warren Christopher, dal Generale Colin Powell, già Capo di Stato Maggiore del Pentagono, e dal finanziere David Rockefeller. Inoltre, alcune fra le più ricche e brillanti celebrità del mondo dei media costellano il firmamento del CFR... >> ("Nexus", ediz. italiana, n. 3, Gennaio-Febbraio 1996, pag. 23).

Eppure la stragrande maggioranza della persone non sa neppure che esiste il CFR ed ancora meno è a conoscenza della storia equivoca di tale organizzazione. E’ incredibile il gran numero di importanti personalità politiche che sarebbero coinvolte, sebbene <<Alla pagina 4 della Relazione annuale 1993 del CFR, si legge la seguente affermazione: "Il CFR non ha alcuna affiliazione col Governo degli Stati Uniti...". Una definizione più accurata della succitata affermazione potrebbe essere: "...non ha alcuna affiliazione ‘ufficiale’ col Governo degli Stati Uniti", ... (...). E’ opportuno che un tale potere finanziario e governativo sia monopolizzato da una singola organizzazione? E chi sta dietro il CFR?...>> ("Nexus", ediz. italiana, n. 3, cit.).

Il fatto, forse, più sorprendente è che <<il CFR... non sarebbe altro che l’emanazione più esterna di una società segreta che affonda le sue radici nell’Inghilterra vittoriana, e precisamente nell’ambiente oxoniano raccoltosi intorno a John Ruskin, affascinante personalità di critico estetico, riformatore sociale e profeta politico, percorsa da una vena di romantica follia, predicante... "Il mio scopo costante è stato quello di mostrare l’eterna superiorità di alcuni uomini su altri"...>> (Gianni Vannoni, Le società segrete, cit.).

Ci informa, a tal riguardo, Maurizio Blondet che: <<John Ruskin, alla fine dell’800, entusiasmava la gioventù aristocratica predicando la superiorità anche razziale della casta signorile britannica, a cui come ‘vero Israele’ era offerto il dominio del mondo: una missione morale, poiché il mondo andava incivilito estendendo ad esso, volente o nolente, i benefici del superiore umanesimo britannico>> (Maurizio Blondet, Complotti - I fili invisibili del mondo - I.., cit.).

A proposito del termine "vero Israele", Arnold Toynbee spiega: <<Fra i protestanti di lingua inglese si trovano ancora alcuni fondamentalisti che si reputano "il popolo eletto" nel senso letterale del termine, quale viene usato dal Vecchio Testamento. Questo ‘Israele Britannico’ fa fiduciosamente risalire il suo ceppo fisico alle scomparse Dieci Tribù>> (Arnold Toynbee, Panorami della storia, Mondadori, Milano 1954, vol. II).

Vannoni, sulle origini del CFR, racconta:

 

<<Nel 1891 un gruppo di discepoli oxoniani... - tra i quali spicca l’energico uomo d’azione e di affari Cecil Rhodes, fondatore della Rodesia - avrebbero costituito una società segreta... (...). …di cui non si conosce il nome (nome che forse, per maggiore segretezza, si evitò addirittura di coniare)... (...). Alla fine della prima guerra mondiale, quando è ormai chiaro che gli Stati Uniti sono destinati ad assumere una importanza sempre più grande nel concerto mondiale, il gruppo americano della Round Table (una cerchia esterna alla società segreta, organizzata da lord Alfred Milner, ndA) offre la piattaforma per la creazione del Council on Foreign Relations, delineato nei colloqui anglo-americani di Parigi, che assume il compito di contrastare la tendenza isolazionistica dell’opinione pubblica e indirizzare la politica estera del governo statunitense nel senso voluto dalla società segreta, nel senso cioè di una affermazione planetaria della razza anglosassone>> (Gianni Vannoni, Le società segrete, cit.).

Il recente rimpasto politico nel governo americano, lo ha detto Clinton, <<vuol essere un’indicazione sul nuovo ordine mondiale, così come desiderato dalla Casa bianca. (...) Le scelte di Clinton, dunque, vanno tutte nella direzione di valorizzare il ruolo guida degli Stati Uniti nel mondo>> ("Avvenimenti", 18 dicembre 1996).

Numerosi esoterismi, si è visto, si agitano, in un fitto reticolo di correnti incrociate, misteriose catene iniziatiche, tutte, sostenitrici dell’instaurazione di un Governo Mondiale. Ci si può chiedere, a questo punto, quali sono i reali rapporti tra politica, potere finanziario ed esoterismo e quanto questi connubi sono significativi, particolarmente, nel nostro secolo. La cultura e i miti ambigui del New Age, certamente, hanno una, non poco trascurabile, influenza nella nostra società e nell’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. A proposito del New Age, in America Latina, le sue ideologie sono diffuse, attraverso stampati e conferenze, dalla Fondazione Rockefeller.

 

 Giuseppe Cosco 

 

linus.tre@iol.it

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