I FATTI DI FATIMA, LE ILLAZIONI ISLAMICHE E GLI ATTENTATI A GIOVANNI PAOLO II

 

La storia del Terzo Segreto ha inizio domenica 13 maggio 1917. I pastorelli e fratelli Francesco e Giacinta Marto, assieme alla loro cuginetta Lucia dos Santos, erano intenti a pascolare le pecore in un podere, Cova da Irìa, poco distante da Fatima. Improvvisamente si susseguono dei lampi accecanti e, davanti agli occhi dei tre ragazzi, appare una giovanetta che disse loro, come è risaputo, di essere la Madonna. Ebbene, secondo l’Islam, ad apparire ai tre pastorelli a Fatima, piccolo villaggio situato nel <<cuore>> cristiano del Portogallo, non fu la Vergine ma Fatima, la figlia prediletta di Maometto e di Khadigiah. La giovane, divenuta sposa del quarto califfo Alì ibn Abi Talib, morì nel 633. Gli sciiti, in particolar modo, avvolsero questa donna in un’aura di credenze e la glorificarono successivamente alla sua morte. Secondo un documentario della televisione iraniana, quello di Fatima, in Portogallo, non fu un miracolo cattolico ma musulmano. Ad apparire ai tre pastorelli nel 1917 non fu la Madonna, afferma, infatti, la TV iraniana, ma la stessa Fatima, figlia del profeta dell’Islam Maometto. Louis Massignon afferma che Fatima è oggetto di una iperdevozione che corrisponde a quella che i cattolici hanno nei confronti di Maria. Altri autori associano L’Imam Occulto al Cristo Risorto. Si sa anche che, ciò che nell’imamismo si attesta di Fatima, fu detto dagli gnostici cristiani di Maria. Teheran, nel diffondere la sua "verità" per far credere al mondo musulmano che fu la <<figlia del Profeta>> ad apparire ai piccoli pastorelli e a svelare loro che la Russia si sarebbe convertita, ha inteso probabilmente fare un’enorme propaganda. La componente islamica, l’Iran shiita, che fondò il marito di Fatima, ha verosimilmente agito in questo modo per influenzare le popolazioni turche e musulmane dell’Asia Centrale e allontanarle dalla Turchia sunnita che raccoglie il maggior numero dei seguaci maomettiani. Il culto portato a Fatima è, più specificatamente, derivante da una gnosi di radice mesopotamica e persiana assieme, addizionata a misteriose corrispondenze, come, appunto, quella fra l’Imam Occulto e il Cristo e dovute sia all’influenza del cristianesimo sull’Islam, sia alla presenza di elementi archetipici comuni alle religioni medio-orientali. Il Vaticano non ha ad oggi commentato le illazioni islamiche, c’è stata forte protesta, soltanto da parte dei cattolici ultraconservatori. A questo punto c’è perlomeno da chiedersi se gli attentati a Giovanni Paolo II potrebbero essere stati ispirati da questioni legate a motivi "cultisti". L’ex magistrato Carlo Palermo scrive ne "Il quarto livello" (Editori Riuniti, Roma 1996): <<In effetti, nella inchiesta di Trento si evidenziò – come mai fu altrove notato – che tutti e due gli attentati al Papa, del 1981 e del 1982, erano avvenuti, e non casualmente, il 13 di maggio ed emerse che la Madonna di Fatima rappresentava, per un gruppo fondamentalista, l’essenziale punto di riferimento cultista>>. Sottolinea ancora Palermo: <<Si badi bene – si specificava in un rapporto giudiziario -, "cultista", non "religioso". Il secondo attentatore al Papa, Juan Fernàndez Krohn (nel 1982) apparteneva al raggruppamento, detto "del culto di Fatima">>. Il tentativo di uccidere il Papa, per quanto riguarda Ali Agka, avrebbe avuto come paternità l’influenza integralista islamica e, più particolareggiatamente, quella musulmano-sciita, che è operante nelle forme più virulente del Jihad islamico. Una curiosità: la sorella di Alì Agka, per uno strano caso, si chiamava Fatima. In relazione all’attentato perpetrato da Juan Fernàndez, invece, si evidenzierebbe una matrice coniugata con quell’interpretazione della storia che non riconosce il principio dell’autorità papale. Per quanto concerne la questione delle apparizioni di Fatima, interpretate secondo la visione musulmana, ricordo che il luogo in cui si verificarono quei misteriosi fatti, nel 1917, si trovava nella parte più cristiana del Portogallo. E’ utile a questo punto rammentare quanto scrisse Luigi Gonzaga da Fonseca, considerato come il più importante storico dei fatti misteriosi di Fatima: <<Chissà se non sia stata questa la ragione per cui la bianca Regina del Santo Rosario abbia scelto Fatima a teatro delle sue apparizioni e delle sue misericordie?>>. Il Terzo Segreto, come è stato svelato, riguarda nei suoi punti più salienti l'attentato a Giovanni Paolo II nel 1981. Il Segretario di Stato Angelo Sodano ha, infatti, spiegato che: <<Secondo l'interpretazione dei pastorelli, interpretazione confermata anche recentemente da suor Lucia il "Vescovo vestito di bianco" e' il Papa che prega per tutti i fedeli. Anch'egli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici) cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco>>. Il terzo segreto rivelato ai tre pastorelli di Fatima puo' avere solo una chiave di lettura "di carattere simbolico". Il Cardinale Sodano, rievocando l'attentato del 13 maggio 1981 al Papa, ha anche aggiunto che <<apparve chiaro che "era stata una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola", permettendo al "Papa agonizzante" di fermarsi "sulla soglia della morte">>.

 

 Giuseppe Cosco 

 

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